Esiste un Dio? Come si può sapere? In che modo ci si può orientare tra i tanti punti di vista che circolano nel mondo? Viviamo in una realtà composta da tantissime culture e filosofie del pensiero ed è inevitabile che a volte si riscontrino differenze anche difficili da superare. Ma come valutare tutto questo? Come interpretare e comprendere la vita? Con queste brevi riflessioni offrirò l’opportunità di pensarci meglio e prendere in considerazione con più precisione la persona e le opere di Gesù.
La prima cosa da sapere a riguardo è che non possiamo conoscere appieno Dio da noi stessi. Con i nostri sensi o la nostra intelligenza. Strano, ma è così. È proprio Gesù a spiegarlo in Matteo 11:27:
nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.
In questo passo Gesù sta proprio dicendo che nessuno conosce Dio (il Padre) se non è Gesù a rivelarglielo. Questa affermazione è difficile da digerire, tuttavia è alla base della fede cristiana. Al centro di tutto non ci siamo noi, ma questo rapporto particolare tra il Figlio (Gesù) e il Padre. E’ un rapporto esclusivo, dipendente, reciproco, eterno. Ma è proprio questo rapporto che costituisce la fonte di tutta la realtà. Perciò si può affermare che la conoscenza di Dio è inaccessibile per chiunque, a meno che non sia Lui per primo a rivelarlo. Per questo è importante concentrarsi su Gesù: Lui è l’Unico a conoscere Dio ed è solo per grazia se sceglie di farlo conoscere agli uomini. Non perché qualcuno lo ha tirato per la giacca e gli ha detto “illuminami!”
Ecco quindi la ragione e l’importanza di conoscere Gesù! Lui è il volto del Padre e l’Unico che può portarci a Dio. In questa piccola serie cercherò di mettere in luce gli aspetti più importanti per giungere ad una vera conoscenza della sua persona!