Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: «Rabbì, è bello stare qua; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento. Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo». (Marco 9:5-7)
Per Pietro, i giorni che hanno preceduto la trasfigurazione di Gesù sono stati una corsa sulle montagne russe. Un minuto prima dichiarava: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (Matteo 16:16), e un minuto dopo Gesù gli diceva: “Vattene, Satana!” (v 23). Pietro era salito in alto dichiarando la vera identità di Colui che lo aveva chiamato a diventare un pescatore di uomini; poi era caduto in basso sentendosi dire dal Figlio del Dio vivente che era influenzato dal Maligno e che era un ostacolo alla missione del Figlio. Sarebbe caduto ancora più in basso, per poi risalire ancora più in alto (Matteo 26:69-75; Atti 4:5-20). Se anche voi, come me, avete scoperto che la vostra vita cristiana è una serie di alti e bassi, lasciate che l’esempio di Pietro vi sia di incoraggiamento.
In Matteo 17, Pietro si trova improvvisamente su un monte con Gesù trasfigurato e raggiante che conversa con Mosè ed Elia. Comprensibilmente, Pietro “non sa cosa dire” perché lui e i suoi due amici “erano terrorizzati” (Marco 9:6). Non sapeva cosa dire (Luca 9:33), ma questo non lo fermò! Lo sguardo di maestà che Pietro ricevette lo lasciò sbalordito. Stava suggerendo di mettere dei ripari al Signore e a questi due grandi profeti dell’Antico Testamento quando all’improvviso, in un momento che ricorda il battesimo di Gesù, una voce dal cielo venne a dirgli la risposta corretta a ciò che stava vedendo: Basta così, Pietro! È ora di ascoltare Gesù.Questo è mio Figlio, che io amo. Ascoltalo.
Questo è l’appello insistente di Dio in ogni momento, per tutte le persone, in ogni luogo. La parola di Dio è viva e attiva oggi, attraverso le Scritture, come lo era quando Pietro la udì sul Monte della Trasfigurazione. Quando leggiamo le nostre Bibbie, abbiamo l’opportunità di vedere lo stesso scorcio di maestà e di sperimentare lo stesso anticipazione di gloria che Pietro, Giacomo e Giovanni hanno avuto, mentre lo Spirito opera nei nostri cuori.
Anche noi, come Pietro, possiamo trovare il nostro cammino cristiano “a scacchiera nel suo corso… Oggi è una profondità quasi priva di suono; domani un’altezza quasi priva di scala” [1] Ma quando l’implacabile ed eterna parola di Dio irrompe nella nostra vita, siamo reindirizzati a Gesù, l’amato Figlio di Dio, colui che è sempre stato gradito al Padre e che viene a rivelarsi a noi. La domanda è: lo ascolteremo?
- Octavius Winslow, Soul-Depths and Soul-Heights (Banner of Truth, 2006), pag. 1.