Durante quel tempo, che fu lungo, il re d’Egitto morì. I figli d’Israele gemevano a causa della schiavitù e alzavano delle grida; e le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio. Dio udì i loro gemiti. Dio si ricordò del suo patto con Abraamo, con Isacco e con Giacobbe. Dio vide i figli d’Israele e ne ebbe compassione. (Esodo 2:23-25)
La promessa di cibo aveva incoraggiato Giacobbe e la sua famiglia a lasciare la loro terra colpita dalla carestia e a trasferirsi in Egitto con Giuseppe. Per un certo periodo, tutto andò benissimo, ma la loro esperienza prese una brutta piega quando salì al potere un re a cui non piaceva l’idea che Israele crescesse. Così li mise a lavorare, schiavizzandoli senza pietà. La loro vita era piena di lacrime e di amarezza.
Israele aveva ereditato le grandi promesse Abramitiche, ma ora quelle promesse sembravano vuote. Era facile fidarsi di Dio quando le cose andavano bene, ora però le cose erano più difficili. Nei lunghi anni di oppressione, alcuni avranno pensato: “ Penso che Dio abbia dimenticato la sua promessa. Non sono affatto sicuro che farà davvero ciò che ha detto. Eppure, nonostante questo, hanno invocato Dio, cercando disperatamente soccorso.
Dio non l’ha dimenticato e la sua risposta è arrivata. Dio udì il loro grido, udì il loro lamento e in tutta risposta attuò un’operazione di salvataggio straordinaria. Dio non li avrebbe lasciati nella loro miseria. Avrebbe portato a compimento i suoi propositi per il suo popolo e lo avrebbe liberato dalla schiavitù. Egli “si ricordò del suo patto”, il che non significa che le sue promesse ad Abramo gli fossero sfuggite di mente, ma che ora, esattamente al momento giusto (anche se senza dubbio non così presto come il suo popolo avrebbe scelto), si mosse per mantenere la sua alleanza con il suo popolo.
Questo è ciò che anche noi abbiamo bisogno di ricordare: Dio ascolta il nostro grido, conosce le nostre circostanze e agirà. Nessuna delle sue promesse verrà meno. Anzi, quando siamo a corto di parole nella nostra angoscia, scopriamo che lo Spirito Santo intercede per noi persino attraverso i nostri gemiti di preghiera (Romani 8:26-27). Questo è il livello di preoccupazione che Dio ha per ciascuno di noi. Questa è la profondità della sua determinazione per portarci in trionfo attraverso le difficoltà. Quando le grida della tua anima sembrano rimanere inascoltate, quando cominci a chiederti se a qualcuno importi veramente di te, ricordati che Dio ascolta le nostre grida.