La premessa
Perché parlare di un Dio onnipotente, quando nel mondo abbiamo tutto a nostra disposizione? Tutto è a portata di clic! Tuttavia occorre capire come stanno davvero le cose e in quale cornice di riferimento esse si muovono? Noi pensiamo di fare ciò che facciamo, semplicemente perché abbiamo un corpo e una mente che ci fanno compiere delle attività. Tuttavia, domandiamoci chi ha formato le nostre gambe o le nostre braccia per muoverci in questo mondo? Chi ha provveduto a noi una famiglia o degli amici come punti di riferimento per la nostra vita? Chi mantiene la pace nel nostro paese affinché qualunque cosa facciamo possiamo compierla in tutta serenità?
Anche se non ci facciamo caso, C’è una realtà moto più grande e pervasiva al di sopra di ciò che vedono i nostri occhi. E’ la realtà dell’onnipotenza di Dio. Questa è la realtà che conta davvero e il Salmo 147 ci guiderà nelle riflessioni:
Salmo 147:1 Lodate il SIGNORE, perché è cosa buona salmeggiare al nostro Dio; perché è cosa dolce, e la lode si addice a lui. 2 Il SIGNORE ricostruisce Gerusalemme, raccoglie i dispersi d’Israele; 3 egli guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe. 4 Egli conta il numero delle stelle, le chiama tutte per nome.
5 Grande è il nostro Signore, e immenso è il suo potere; la sua intelligenza è infinita.
6 Il SIGNORE sostiene gli umili, ma abbassa gli empi fino a terra. 7 Cantate al SIGNORE inni di lode, salmeggiate con la cetra al nostro Dio, 8 che copre il cielo di nuvole, prepara la pioggia per la terra e fa germogliare l’erba sui monti. 9 Egli dà il cibo al bestiame, e ai piccini dei corvi, quando gridano. 10 Egli non si compiace del vigore del cavallo né della forza delle gambe dell’uomo. 11 Il SIGNORE si compiace di quelli che lo temono, di quelli che sperano nella sua bontà. 12 Celebra il SIGNORE, o Gerusalemme! Loda il tuo Dio, o Sion! 13 Perch’egli ha rinforzato le sbarre delle tue porte, ha benedetto i tuoi figli in mezzo a te. 14 Egli mantiene la pace entro i tuoi confini, ti sazia con frumento scelto. 15 Egli manda i suoi ordini sulla terra, la sua parola corre velocissima. 16 Egli manda la neve come lana, sparge la brina come cenere. 17 Egli getta il suo ghiaccio come a pezzi; e chi può resistere al suo freddo? 18 Egli manda la sua parola e li fa sciogliere; fa soffiare il suo vento e le acque corrono.
19 Egli fa conoscere la sua parola a Giacobbe, i suoi statuti e i suoi decreti a Israele. 20 Egli non ha agito così con tutte le nazioni; e i suoi decreti esse non li conoscono. Alleluia.
La definizione
Partiamo chiedendoci cos’è l’onnipotenza di Dio. Cosa significa che Dio è onnipotente? Questo Salmo da una definizione precisa, v.5:
Grande è il nostro Signore, e immenso è il suo potere; la sua intelligenza è infinita.
L’onnipotenza di Dio è attributo che descrive la grandezza del suo potere smisurato. Un potere immenso perché Lui è grande nella sua esistenza. Un potere immenso perché le sue capacità intellettive non hanno limiti. Dio non sarebbe Dio se la sua esistenza, il suo potere e la sua intelligenza non fossero immensi e infiniti. La potenza è strettamente legata a Lui e nessuno può togliergliela.
E questo Salmo descrive molto efficacemente in che modo la sua potenza si compie:
v.2 Il SIGNORE ricostruisce le città, raccoglie i dispersi; 3 guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe. 4 conta le stelle e le chiama tutte per nome. 6 […] sostiene gli umili, […] abbassa gli empi. 8 […] copre il cielo di nuvole, prepara la pioggia per la terra e fa germogliare l’erba sui monti. 9 dà il cibo agli animali. v.13 rinforza le sbarre delle porte […]. v.14 […] mantiene la pace, […] sazia […] 15 […] manda i suoi ordini sulla terra. v.16 […] manda la neve, sparge la brina. v.17 getta il ghiaccio […] 18 fa soffiare il suo vento e le acque corrono.
Il Salmista sta descrivendo un Dio incontenibile. Tutto è possibile per Lui! Lui fa tutto e nessuno può impedirgli di eseguire un suo disegno. Il suo potere, come abbiamo letto, si estende in maniera così tanto pervasiva che ogni cosa ne è toccata.
Pensare al Signore in questo modo, ci toglie dalla cattiva abitudine di vederlo all’opera solo in alcuni ambiti: “Lui può fare questo ma non quello”; oppure lui agisce solo in ambito spirituale. Assolutamente no! Lui La sua onnipotenza ha a che fare con tutto. Ecco, perché come dice il v.1, la lode si addice a lui. Non si addice a me o a te, perché noi riceviamo TUTTO dalla sua mano! La lode si addice a Lui perché Lui è il Dio onnipotente. Lui può fare tutto e niente e nessuno potranno contrastare il suo potere!
Le conseguenze sul piano universale
Cosa significa tutto questo sul piano universale? Quali considerazioni possiamo trarre riguardo a questo attributo? Il testo suggerisce 2 cose:
1) La sua onnipotenza è un attributo di proporzioni enormi, attiva e pervasiva. Tutto il salmo è una lungo elenco di atti potenti che Dio compie. Per noi queste cose appaiono impossibili. Chi di noi è in grado di mandare i suoi ordini sulla terra (v.15) o contare e chiamare le stelle (v.4), o coprire il cielo (v.8)? Ogni dimensione di vita è toccata dal suo potere. E’ qualcosa che non richiama a passività ma a dinamicità.
Mi colpiscono come certe parole, apparentemente banali, acquisiscono un significato impressionante se considerate nella cornice della sua onnipotenza. Pensiamo, ad esempio, quando nei vangeli è scritto che: “La vergine concepirà!” (Luca 1:37). Come è possibile che una vergine possa concepire? Come è possibile che una persona gravida sia allo stesso tempo ancora vergine? Umanamente parlando è un ossimoro. Eppure, se consideriamo queste parole nella cornice dell’onnipotenza di Dio, ne scorgiamo una verità enorme e carica di significato, ovvero che il salvatore provveduto da Dio per salvare i peccatori, è entrato nel mondo tramite una vergine. Ma come è possibile? Risposta: dalla potenza di Dio che forma nel grembo di Maria l’eterno Figlio di Dio come Uomo tramite il Suo Spirito. Niente sperma, atto sessuale o altro. Solo un’opera potente!
Perciò se il Padre ha provveduto il salvatore in questo modo potente, cosa ci impedisce di vedere ogni nostro peccato perdonati? Cosa ci impedisce di vedere una ripartenza nella vita, come è scritto al v.3:
egli guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe
La sua onnipotenza si manifesta in modo attivo, con atti di proporzioni enormi ed è qualcosa di profondamente pervasiva nella vita delle persone.
2) L’esercizio della sua onnipotenza da forma e sostanza alla speranza. Questo appare evidente nel v.11:
Il SIGNORE si compiace di quelli che lo temono, di quelli che sperano nella sua bontà.
Il Signore si delizia di coloro che lo temono, ovvero che sperano nella sua bontà. Non sono due categorie di persone, ma una sola. Chi lo teme, chi lo riconosce come il potente sovrano del cosmo, non può che essere anche colui che aspetta con fiducia la manifestazione della sua bontà! E se Lui è questo, allora la speranza è in buone mani…anzi le migliori! In questo senso, anche le cose che apparentemente ci sfuggono dalla comprensione, che facciamo fatica a capire a rigor di logica, diventano chiare. Ecco perché Giobbe, alla fine del suo libro, dichiara:“io riconosco che tu PUOI TUTTO e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno” (Giobbe 42:2).
Uno dei più bei catechismi cristiani, quello di Heidelberg, si apre proprio con una riflessione sulla speranza che l’onnipotenza di Dio è in grado di suscitare:
Domanda: Qual è il tuo unico conforto in vita e in morte?
Risposta: Che io, con il corpo e con l’anima, sia in vita sia in morte, non sono mio ma appartengo al mio fedele Salvatore Gesù Cristo, il quale, con il suo prezioso sangue, ha dato piena soddisfazione per tutti i miei peccati, mi ha liberato da ogni potere del diavolo e mi preserva così che, senza la volontà del Padre mio che è nei cieli, neppure un capello possa cadermi dal capo; sì, così che tutte le cose debbano cooperare per la mia salvezza. Pertanto, per mezzo del suo Santo Spirito, egli mi assicura anche della vita eterna e mi rende di cuore volenteroso e pronto, d’ora innanzi, a viver per lui.
L’esercizio della sua onnipotenza non è solo un concetto teorico. E’ invece la benzina di un cuore volonteroso e pronto, fino alla fine, a vivere per Lui! Perché? Perché ci ha salvato! Perché ci ha acquistato con il suo sangue e ci preserva nel suo amore! Questa è la speranza che l’onnipotenza di Dio è in grado di formare nella vita delle persone!
Perciò la domanda per noi oggi è: che come sta prendendo forma la mia vita attorno a all’onnipotenza di Dio? In che modo sto andando avanti confidando nel suo potere smisurato? In che modo, nonostante tutto, sto procedendo consapevole che la sua forza basterà alla mia vita? In che modo la dolcezza di questo amore potente ti sta aiutando a crescere nella fede e nella pace in Lui?
Le conseguenze sul piano personale
Ora facciamo un passo in più, e chiediamoci che impatto ha tutto questo dal punto di vista più personale. Questo Salmo evidenzia alcune cose importanti:
1) Attraverso la sua onnipotenza comprendiamo la sua cura speciale (v.2-3): 2 Il SIGNORE ricostruisce Gerusalemme, raccoglie i dispersi d’Israele; 3 guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe. Nonostante Israele si fosse macchiato di atti orrendi, Egli promette di ricostruire la città che giaceva in rovina e di raccogliere chi era stato allontanato. Di guarire i sofferenti e fasciare le loro ferite. Sono tutte azioni che trasmettono una profonda cura. Egli si dedica con attenzione a queste circostanze bisognose di guarigione. Si muove a pietà. Si muove nella direzione di restaurare tutto ciò che è rotto, che si tratti di una vita o di una città. Ciò che in apparenza sembra impossibile fare, per lui sono occasioni di mettere in mostra il suo potere benefico! La sua onnipotenza non è un attributo che sfocia in nulla, ma interviene con dolcezza!
Forse in noi vediamo tante mura diroccate. Difese personali letteralmente sconvolte dalla violenza di certe vicende che ci sono accadute. Forse ci sentiamo depressi e infelici proprio come quei dispersi. Vuoti e lontani. Forse ci sentiamo così tanto sofferenti e così tanto bisognosi di attenzione e guarigione che fatichiamo a credere che qualcuno possa davvero comprenderci e aiutarci efficacemente. Forse riteniamo impossibile un recupero della nostra persona delle cose introno a noi. Invece il salmista ci dice: “cara mia, caro mio, guarda cosa ha fatto il Signore. Ciò che sembrava improbabile accadere alla città quanto a quelle persone, il Signore l’ha compiuto. E se l’ha fatto per loro, cosa può impedirgli di farlo anche in te?
2) Attraverso la sua onnipotenza Lo vediamo operare al di là delle attese (v-6-18). Tutta questa sezione è un lunghissimo elenco delle sue opere potenti: Non c’è una categoria o una dimensione in cui egli non sia in grado di dispiegare la sua forza! Gli umili saranno sostenuti (v.6); gli empi abbassati (v.8); la terra riceverà il suo nutrimento, così come gli animali che la abitano (v.8-9); i suoi figli troveranno benedizione (v.14), pace e sazietà (v.15). Anche qua non possiamo non trovare ispirazione per la nostra lode. Chi è mai come Lui? Chi è capace di fare ciò che Lui fa? Chi è capace di operare in questo modo? Ognuno di noi, in tantissime aree della nostra vita, nutriamo delle attese. Nutriamo delle speranze che purtroppo vengono spesso disattese da chi ci sta intorno. Spesso cadiamo delusi proprio dalle persone che riteniamo essere più vicine. Invece il Signore è lì non solo per aiutarci ma anche per sorprenderci! La sua onnipotenza non è manifestata perché sia qualcosa di paragonabile ad altre cose. Ma perché possiamo rimanere stupefatti da Lui e possiamo rallegrarci in Lui! La sua onnipotenza non è solo GRANDE ma anche UNICA e incredibilmente SORPRENDENTE. C’è gioia nel pensare che un Dio così lo possiamo avere dalla nostra parte. Lo possiamo avere come compagno di viaggio nel nostro cammino.
3) attraverso la sua onnipotenza gustiamo la sua grazia particolare (v.19-20). Questo è il punto più importante ed ciò che emerge osservando gli ultimi versetti:
19 Egli fa conoscere la sua parola a Giacobbe, i suoi statuti e i suoi decreti a Israele. 20 Egli non ha agito così con tutte le nazioni; e i suoi decreti esse non li conoscono.
Vedete cosa dice il Salmista? Il Signore non si è legato a tutti! Ma in modo particolare alla discendenza di Giacobbe. Egli non ha dato la sua parola a tutti, ma ha edificato Israele (e non altri) sui suoi decreti. Israele non era un popolo speciale, tantomeno numeroso. Non c’erano talenti tra di loro o persone meritevoli di attenzione. Quando fu tratto in salvo dalla mano del Faraone si trovano in condizione di schiavitù drammatica. I lavori forzati avevano spezzato le loro schiene e il loro spirito! Erano alla mercé di un potere che non riuscivano a contrastare! Ma il Signore è intervenuto. Il suo potere liberatore e il suo amore furono così straripanti che Isaia 43 dice addirittura che l’Egitto fu dato come loro riscatto! Il Signore non li abbandonò al loro destino. Si prese cura di loro. E, v.19, ha fatto conoscere a loro la sua parola. C’è qui una descrizione di una grazia speciale. Il suo amore non era solamente un sentimento campato in aria. Era invece qualcosa di concreto e potente! Pensiamo ad esempio al momento che il v.19 descrive: quando il Signore fece conoscere la sua parola a Giacobbe. E’ un ricordo di un lontano passato quando in Esodo 19, Dio stesso fece udire la sua voce. E’ un testo particolare, in cui vediamo Dio (probabilmente la prima persona della trinità) parlare e YHWH (probabilmente la seconda persona della trinità) scendere. Israele assistette a un evento davvero unico! Questo accadde esclusivamente a loro non agli altri popoli! Egli non diede i suoi decreti alle altre nazioni. Lo fece con loro. Osea descrive l’intensità di questo amore ricordando che, quando Israele non era che un semplice fanciullo, il Signore lo amò. Benché fosse una formica in confronto agli altri popoli, il Signore chiamò suo figlio fuori d’Egitto (Osea 11:1). Un amore intensamente paterno come quello di un padre per il proprio figlio. Un amore potente come quello di un prode che libera un popolo dalla schiavitù!
La sua onnipotenza, rivela la sua grazia particolare. E per noi oggi, in Cristo, queste parole assumono lo stesso significato. Noi siamo il popolo di cui egli ha cura. In senso internazionale, noi siamo Giacobbe perché in Cristo, la stessa salvezza operata in Esodo si è allargata anche a tutte le nazioni! Perciò la domanda è molto semplice. Cosa ne stai facendo della grazia che il Signore ti ha rivolto? Se sei un/una credente, come sta prendendo forma la sua grazia particolare nelle scelte di vita che stai facendo? Come sta definendo la tua lode e la tua gioia, nel sapere che anche per te oggi, grazie a Cristo, puoi fare tue queste parole cariche di amore?
E mi rivolgo a te, che magari hai sentito parlare di queste cose, ma non ti hanno mai colpito veramente il cuore. Tu oggi stai ascoltando queste parole. Ma, come sai, non si sa quante occasioni avrai di ascoltarle ancora. Hai messo in conto che potrebbero essere le ultime che sentirai? Ecco perché è importante non trascurarle! Osserva come queste parole mettono in luce la sua dolcezza e la sua grazia. Oggi è un giorno in cui il Signore ti sta dando un’opportunità unica. Di essere raccolta/o da lui e dal suo amore. Se senti nel tuo cuore il bisogno di vedere un cambiamento nella tua vita, di vedere un superamento delle cose che ti fanno sprofondare, oggi è il giorno per chiedere al Signore di venire in tuo soccorso: “Signore aiutami! Non merito nulla di buono da parte tua. Non merito la tua cura, non merito la tua grazia, tantomeno che il tuo sangue lavi via i miei peccati. Tuttavia ti chiedo che tu possa agire non in forza ai miei sforzi, ma alla tua grazia particolare! Ti chiedo di correre verso di me per aiutarmi e risollevarmi dal pantano della mia vita.”
Il Signore non agisce così con tutti, v.20. Ma, v.19, lo fa verso coloro che ha tanto amato e verso cui si è voluto legare con corde d’amore speciali e di grazia particolare!
Quale risposta si attende il Signore da te oggi? Niente se non di crollare ringraziandolo per ciò che Lui è e per ciò che ha fatto! La sua onnipotenza non è lì per finire nel dimenticatoio, ma per farci traboccare di gioia e speranza! Nulla gli è impossibile! Nulla lo può fermare! Nulla gli può impedire di eseguire i suoi disegni! Nulla potrà strapparci dalla sua mano! La sua onnipotenza merita tutta la nostra riconoscenza. Merita la gratitudine più profonda. Merita il nostro timore! Merita la nostra lode! Merita ogni onore!
Eco perché è cosa buona e dolce salmeggiare al nostro Dio: La lode si addice solamente a un Dio onnipotente!