Abbiamo considerato l’importanza della sua esaltazione. Ora vorrei portare a riflettere sulle conseguenze che ha quest’opera.
Il ritorno di Gesù al Padre Lo dichiara potente sopra ogni cosa. Efesini 1:20-21 lo sottolinea molto chiaramente:
Questa potente efficacia della sua forza egli l’ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro.
Gesù accanto al Padre è sovrano su tutto! Se Dio è con noi (in Gesù), chi può essere contro di noi? Quale male o circostanza difficile ci potranno colpire se non saranno permesse dalla buona, sovrana volontà di Cristo? Il ritorno al Padre annuncia che Gesù è sovrano su tutto e ciò ci rassicura dalla paura di essere esposti a sfide oltre le nostre capacità.
Quanta sicurezza deriva dal conoscere Gesù in quest’ottica! E quanto è offensiva qualunque idea che rinneghi in pratica la Sua intercessione in nostro favore! Un esempio sono le altre vie di mediazione tra Dio e l’uomo (Maria, i santi, le preghiere ai morti, le opere di penitenza), che il Cattolicesimo Romano propone ponendo l’accento sul ruolo dell’uomo ma che finiscono solo per creare una falsa speranza, poiché attribuiscono la salvezza ad un contributo umano. S’intromette così un’intercessione falsa, che crea speranze illusorie, e offensiva, perché toglie da Gesù l’autorità legittima solo a se stesso. Ogni mediazione alternativa rinnega in effetti l’efficacia della Sua ascensione!