La volta scorsa abbiamo considerato l’importanza della resurrezione. Ciò che è successo il terzo giorno dopo la croce ha delle conseguenze meravigliose per chi accoglie Gesù nel proprio cuore! Ora, però, vorrei precisarle meglio:
1. Gesù risorto è dichiarato giusto. Questa può apparire una conseguenza scontata, dato che Gesù è sempre stato giusto. Tuttavia alla croce Gesù divenne maledetto perché si fece carico del nostro peccato: il Giusto divenne ingiusto.
L’innocente venne dichiarato pubblicamente colpevole! Gesù terminò la Sua vita da condannato; pertanto, quando il terzo giorno il Padre lo resuscitò, sì assistette alla dichiarazione ufficiale che Lui è giusto! Certo, il Suo ritorno fu anche vittoria sulla morte, perché aprì una strada che neppure la morte può chiudere; ma più che altro, la resurrezione fu la prova che il Padre dichiarò ‘giusto’ Suo Figlio! Disse: “Questo è Mio Figlio! Divenne peccato per voi! Ha subìto la punizione, conosciuto la mia ira!”. La resurrezione è l’annuncio del Padre mediante il sacrificio compiuto dal Figlio. Tutto è fatto! Per questa ragione il senso delle parole di Pietro in Atti 2:23-24: “Voi Lo uccideste, Dio Lo risuscitò!” è un capovolgimento mai visto; questo ci porta a comprendere che se noi apparteniamo a Lui, anche noi siamo giusti in Lui! È per questo motivo che Romani 4:25 dice che Gesù fu dato sulla croce a causa delle nostre offese e poi risuscitato per la nostra giustificazione: tu puoi essere dichiarato giusto! Il prezzo del tuo peccato è già stato pagato alla croce e la prova della tua giustizia sta nel corpo di Gesù Risorto!
2. Gesù risorto incarna una nuova vita. La resurrezione è la prova tangibile che nei piani di Dio la vita data a noi è destinata a sopravvivere! Per questo Apocalisse 1:5 chiama Gesù ‘il Primogenito dai morti’:
e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue.
Un po’ come il primo fiore che sboccia in primavera: il fatto che Lui è il Primogenito significa che non sarà il solo a ritornare in vita, ma il primo di una grande famiglia di cui anche tu puoi far parte! Quanto è importante afferrare questo! E quanto è deprimente vedere come queste promesse siano ancora trascurate o, peggio ancora, smentite dalla Chiesa Romana, quando fa subentrare concetti che svuotano il valore della risurrezione. Idee come il Purgatorio, le penitenze o le indulgenze sono solo
dei tentativi umani di introdurre un rimedio dopo la morte, senza però tener conto della forza della resurrezione di Gesù.
D’altronde, quando la Bibbia parla di “nuova vita”, non si riferisce a quello che succede dopo un funerale, ma in realtà descrive la vita cristiana che viene vissuta al presente. La vita cristiana è una vita “risorta”, perché chi diventa cristiano passa dalla morte alla vita e, in questa cornice di nuovo inizio, essa conferisce la possibilità di lottare per mezzo del potere di Cristo contro la nostra vecchia natura e il peccato nella nostra vita! Come dice Romani 6:4:
Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita
Il potere del Padre, nello Spirito, portò alla resurrezione di Gesù dai morti; tale potere opera nel cristiano affinché possa vivere una nuova vita dedicata a Lui.
3. Gesù risorto anticipa l’ultimo giorno. Terza e ultima conseguenza. La resurrezione ci invita a guardare in avanti, perché la vittoria corporale di Gesù sulla morte conferma che il nostro ultimo giorno nel mondo non coincide con la nostra morte. Gesù ha l’ultima parola e questo si vedrà nell’ultimo giorno della storia di questa terra nella sua forma presente. Gesù risorto ci spinge a vedere oltre la
nostra morte, in attesa di quel giorno, perché Lui ha le chiavi della morte. Lui può far uscire chiunque dalla morte perché l’ultima parola è sua! La risurrezione ci prepara per il Suo ritorno. Rivolge il nostro sguardo al futuro e ci fa vedere oltre, a Colui davanti dal quale neanche la morte si può nascondere!